Il 4,5,6 agosto 2017 appuntamento con EQUOSUD. Saranno tre giorni di cammino, storia della resistenza e panorami mozzafiato nella valle gracanica con la possibilità di scoprire tutti i suoi prodotti.
Accompagnateci nei
PERCORSI RESISTENTI
Le strade delle Calabrie si rivelano impervie solo per chi le percorre con diffidenza. Fiumare e montagne, boschi e gole profonde, ospitali accolgono il viandante che attraversa la nostra terra per conoscerla, rispettarla, lasciarle qualcosa di sé. Ciò che è mancato negli ultimi decenni è il gusto di vivere queste contrade, raccontarle, esprimere la concretezza delle genti che qui producono beni, contenuti, storie di vita quotidiana, al di fuori degli sterili luoghi comuni che vorrebbero dipingerci come rassegnati e passivi.
Con tale spirito abbiamo dato vita a Percorsi Resistenti, nell’area grecanica che da millenni riverbera delle antiche culture insediatesi quaggiù. L’anarchico Misefari e la sua poesia, l’opposizione contadina al fascismo e a tutte le forme di colonizzazione violenta che questi territori hanno subìto, i sentieri nascosti e dimenticati lungo i quali s’inerpicavano disertori, uomini e donne desiderosi di mantenere la propria autonomia. Sono solo alcune delle vicende che s’intrecciano in questi luoghi e che ci piace riportare in vita affidandone la ricostruzione alle intelligenze custodi della bellezza del paesaggio incontaminato e della bontà dei suoi frutti. Tutto ciò testimonia una vivacità riservata, poco incline a lasciarsi catturare dai riflettori dei grandi media e da un turismo vandalico che negli ultimi decenni ha divorato interi pezzi del meridione, consegnandoli alla speculazione edilizia e alle lucine effimere della movida. I luoghi che abbiamo sottratto all’oblio, coinvolgendo la voce diretta degli anziani e di quanti conservano la tradizione orale per poterla svelare soltanto alle migliori sensibilità, si offrono alla visita delle persone curiose di conoscerli abbandonandosi a una forma di ascolto consapevole. Non è casuale che a generare tale cammino attraverso i percorsi della resistenza nostrana, sia stato l’incontro tra produttori di alimenti naturali, archeologi, studiosi di storia locale, attivisti della comunicazione sociale e studenti. Non è stato necessario ingaggiare sofisticati consulenti, tantomeno abbiamo voluto e dovuto scrivere complessi progetti da consegnare alle entità più o meno grigie che gestiscono i flussi di risorse pubbliche. Non abbiamo alcuna intenzione di consegnarci alle grandi e piccole catene della distribuzione turistica. Ci è bastato guardarci intorno, osservare le pietre che ogni giorno calpestiamo, dalle quali possiamo trarre conoscenza ed energia propositiva. L’unico reale obiettivo che coltiviamo nei nostri cuori, è restituire dignità a chi ha scelto di restare. Quella dignità che mediante piccole ma significative azioni di solidarietà concreta, contribuiamo a riconoscere ai tantissimi migranti in fuga da guerre e povertà.
Da sempre la nostra terra parla sottovoce. Ha infinite storie da narrare. Chiunque voglia ascoltare il mormorio del tempo che fuoriesce dalla ribelle natura grecanica, è benvenuto tra di noi. Mettiamoci in cammino insieme nei percorsi resistenti.