Il 25 aprile del 2015 è stato una data importante per vari motivi. Innanzitutto si celebrava il 70° Anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo e, noi di Equosud, abbiamo avuto il privilegio di passarlo insieme ai Compagni di Ancaiano, del Senese e delle province limitrofe. In secondo luogo, al ricordo della Resistenza, quest’anno si è aggiunto un altro spunto di riflessione: con Equosud, e in generale consenso, abbiamo riproposto il percorso di Resistere Camminando già affrontato l’anno scorso. La scelta di dedicare uno spazio a questo evento in un giorno così importante per la storia del nostro Paese non è casuale, come non lo è il concetto di Resistenza che abbiamo voluto sottolineare denominando così questo incontro. “La memoria del Passato è un monito al Presente per progettare il Futuro”: animati da questo spirito, le lotte che ci hanno liberato dall’oppressione devono essere uno sprone affinché anche oggi si continui a combattere, allo scopo di acquisire la coscienza necessaria a destrutturare il sistema che ci affligge. Personalmente, è il primo 25 Aprile che io vivo con uno spirito consapevole, e posso affermare con sicurezza che le emozioni che ho potuto provare sono state commozione e desiderio di rivendicare gli ideali che hanno guidato i partigiani: uomini e donne che hanno battuto con stivali sporchi di fango e fucile in spalla quegli stessi percorsi grazie ai quali oggi posso scrivere queste parole senza il timore di essere messo a tacere.
Lorenzo Labate
Assemblea L’assemblea si è svolta nel pomeriggio, su un prato che affianca la Casa del Popolo di Ancaiano. Mimmo Tramontana introduce come presupposti a questa edizione di “Resistere Camminando” gli obiettivi con i quali ci siamo salutati lo scorso anno e che possiamo ritenere intrapresi con slancio da parte di Equosud: Dal punto di vista della ripresa delle attività territoriali, si può considerare un buon risultato la riuscita delle prime due Piazze Solidali a Decollatura (CZ) e a Cosenza (la terza si terrà a breve, nel mese di maggio, a Bianchi, provincia di Cosenza) insieme alla creazione del Coordinamento Calabrese per le Piazze Solidali (di cui fanno parte Equosud, il Gas Utopie Sorridenti di Cosenza, l’Associazione Vicoli e Vento di Catanzaro e il Coordinamento Territoriale del Reventino), nonché la risoluzione delle problematiche collegate alla logistica e alla valorizzazione della distribuzione dei nostri agrumi e degli altri prodotti dalla Calabria alla Toscana. Con questa introduzione dal fronte nostrano, frutto di oltre dieci anni di lavoro interno al gruppo e di confronto con i territori, siamo passati a conoscere nuove realtà e vecchie conoscenze con nuovi progetti: Massimo Viani (GAStelnuovo – Castelnuovo Berardenga), primo tra i compagni delle realtà del vicinato senese ad aver interagito con Equosud, evidenzia con una critica le problematiche organizzative dei GAS che definisce come realtà “soprattutto a carattere politico”. Denunciando uno spopolamento delle realtà GASistiche che finiscono per sopravvivere solo grazie allo sforzo di pochi individui, egli pone l’enfasi sul concetto ideale di GAS: Favorendo un processo che mette in comunicazione produttori e consumatori, è possibile generare un circolo virtuoso grazie al quale, da una parte, si acquisisce consapevolezza dello sforzo produttivo, mentre dall’altra si discute del prezzo e della fornitura, che devono essere frutto di una intesa reciproca. Sauro Pareschi spiega dunque l’evoluzione del progetto “Pullmino Contadino”, realtà in crescita che comprende i comuni di Massa Marittima, Follonica e Grosseto, la quale supera alcune delle criticità espresse da Massimo, riuscendo ad unire grandi porzioni di territorio pur mantenendo nel contempo una realtà lavorativa a cui afferiscono più GAS. Per il particolare rapporto produttori-consumatori e l’interesse nello sviluppo di filiere locali ed economie autogestite, il progetto del Pullmino Contadino si colloca molto vicino a quello che contraddistingue le nostre realtà. Carlo De Zan e Maria De Nicola presentano invece la neonata Officina Solidale, una realtà che pone in comunicazione diversi GAS e persone singole, con quale sarà possibile unire alle consuetudini che contraddistinguono il consumo critico (come la distribuzione degli ordini e la vendita dei prodotti) anche degustazioni, presentazioni ed eventi. Non avendo ancora identificato una sede, l’Officina Solidale si pone come un “contenitore itinerante” che si manifesta in diversi momenti nei territori che essa collega. Riccardo Romano rappresenta la realtà dei contadini della Valle del Merse che aderiscono anche a Genuino Clandestino. Abbracciando le varie tematiche sulla protezione delle colture e la riappropriazione delle terre, delle tecniche e della dignità degli agricoltori, Riccardo ha espresso la volontà di creare in quei territori un mercato contadino che ben si presta a diventare un futuro esempio di Piazza Solidale in Toscana. Nando (GAStelnuovo) interviene per introdurre delicate tematiche a livello internazionale: la firma del Trattato Transatlantico o TTIP, supportata da multinazionali come la Monsanto dagli USA e dal Canada, è una minaccia reale per la sopravvivenza delle nostre realtà produttive e dell’economia interna. I GAS dovrebbero essere quindi anche dei laboratori di resistenza ed educazione allo scopo di renderci coscienti e scongiurare questi drammatici scenari. Equosud, per voce di Lorenzo Labate e Alessio Principato, presenta infine lo sviluppo a livello territoriale della Rete Regionale Calabrese, l’evoluzione delle iniziative di turismo solidale e i nostri progetti per il futuro. Equosud
Ringraziamenti Ringraziamo per la riuscita e il buon esito dell’iniziativa i compagni: Angela Bindi con l’associazione “Serpe Regolo”; Walter Squarcina e Teresa Manganaro per l’ospitalità e l’affetto dimostrati in tutti questi anni; Geo e Monique del Mulino delle Bagnaie; Massimo Viani e Michela Mozzillo del Gastelnuovo; Sauro Pareschi e Michele Cocola del Pulmino Contadino (GAS di Massa Marittima); Carlo De Zan e Maria De Nicola del Gas Ginestreto e dell’Officina Solidale; Riccardo Romano con i contadini della Valle del Merse (Genuino Clandestino); Il Collettivo Romano di Equosud (Alessandro, Alessio, Raffaella e Sabrina); E tutti i partecipanti all’assemblea. Ringraziamo inoltre la Casa del Popolo di Ancaiano, La Comune di Bagnaia, Loredano Squarcina (Bolzano), Daniela Stranieri e Roberto Tulli (“L’Isola che non C’è” – Canino), Silvestro Neri (S. Giovanni Valdarno) e tutti gli altri compagni di Equosud.